Cara Giovanna. Ho visto il video. Mi ha molto colpito e ci metto l’esagerazione del caso ma le prime cose da dire sono: quando un 3 si sente così distrutto dal dolore si sente violentato da esso (il dolore) perchè non è capace di accoglierlo in quanto sente che gli si potrebbe, in un reale fisico, spezzarglisi il cuore (non scherzo, è così!). Il 3, quando tocca i picchi della disperazione tragica come un lutto di questa portata, si blocca, si irrigidisce, si anestetizza. E’ così forte QUEL dolore che deve mettere in atto una specie di parodia, assurda a se stesso, che gli necessita, al fine di porre il controllo come situazione di difesa e di tenere lontani tutti quelli che potrebbero “costringerlo” a soffrire. Il dolore lo incatena nel gelo di uno stato di coma emotivo dal quale, talvolta, si ravvede anche solo dopo moltissimi anni o forse mai. Gli altri, vedendolo così, gli scaricano addosso risentimento m anche il loro dolore che lui si trova a reggere scendendo sempre più nel proprio gelo e distacco dalla incomprensione verso il mondo. Ho provato questo oltre ventanni fa e ho impiegato quasi due decenni ad accogliere la sofferenza di quella perdita……in quel periodo ho vissuto una vita “estrema” sotto il profilo emotivo ma nel pieno dell’efficienza dell’efficacia di un 3…ritornare alla vita reale integrando cuore, pensiero, corpo e anima mi è costato tanto ma ne sono felice e non tornerei più come prima….ma un 3, Giovanna, reagisce più o meno così…..il problema è che gli altri potrebbero rendersi utili in cambio di nulla mentre, solitamente, poichè non ci si rende (inconsciamente) simpatici e si è, di solito aggressivi o visibilmente ridicoli (adesso eccedo un pò), gli altri ti allontanano ulteriormente e tu rimani solo nel tuo gelo e nel tuo anestetico……vivi nella nebbia! E’ terribile.
Spero di essere riuscita a spiegare un pò…non mi da più fastidio parlarne….chiedete pure.

Allora, deduco e la cosa mi diverte, che sia quasi un parodia paradossale di un 3 in una occasione del genere…….non so però, non conosco e quindi non so sostenere un dibattito sul tema……vale solo quanto ho affermato sui meccanismi di dolore profondo di un 3 e, in ogni caso, questo è quanto ho conosciuto nella mia vita….bacioni.

Sì il personaggio di Bree e forse il più riuscito della serie. Un’esasperazione paradossale di un tipo tre, ma va preso proprio come una caricatura ben riuscita.