Antonio Barbato
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Torno su alcuni temi suscitati da altri interventi perché ho letto e riletto varie testimonianze su diversi personaggi succitati. In primo luogo confermo che Caligola era pazzo, totalmente pazzo, avendo avuto una serie di crisi psicotiche dalle quali si era ripreso, purtroppo per le sue vittime, soltanto fisicamente. Era un paranoico che sconfinava con piacere in una forma di sadismo estremo. E’ famosa una sua frase rivolta al carnefice: “colpisci in modo che si accorga di morire”, che dice tutto sulla sua crudeltà. Prima di impazzire era diventato imperatore solo grazie alle ipocondrie di Tiberio che gli aveva fatto uccidere, avvelenandolo, il padre e tutti i suoi fratelli maggiori. Era, inoltre, incestuoso (anche se questo all’epoca non faceva tanto orrore come può suscitarlo in noi moderni) e la morte della sorella Drusilla diede, probabilmente. il colpo di grazia alla sua malferma condizione psichica.
Ciao Pasquale, forse sarai interessato al seminario in tre parti sui 108 Sottotipi che si terrà a Napoli nei mesi di Marzo e Aprile. Nel corso degli incontri verranno esposti concetti poco noti in Italia quali quelli della Trifissazione istintuale, dei Sottotipi Misti e del percorso evolutivo dei sottotipi. Puoi scrivermi per ulteriori notizie sull’indirizzo mail dell’associazione che è postmaster@enneagramma.info Ciao Antonio
Il dubbio però mi resta. Ci sono due diverse Carle o è la stessa persona con due diversi nicknames???
Si, gentile Carla 2, hai ragione su parecchi punti. E’ vero che Schettino potrebbe essere tranquillamente di qualsiasi tipo e che comportamenti esteriori uguali hanno radici profondamente diverse, tuttavia, qui si cercava solo di capire quale potesse essere stata la motivazione che lo aveva spinto a fuggire dalla nave malgrado il basso rischio per chi, come lui, era sil ponte. Sembrava a me ed all’altra Carla (ma siete davvero diverse o mi sto sbagliando???) che l’atteggiamento del non volere risalire sulla nave pur in presenza di uno specifico ordine a farlo, fosse proprio di un tipo ribelle che non è molto interessato al riconoscimento o alla “bella figura”, quanto al non voler cedere alla pretesa dell’autorità adducendo giustificazioni pretestuose e razionalizzazioni piuttosto improprie (questo, si, molto tipicol del Sette, che ne fa uno specifico modo di aggressione verso l’autorità che impone comportamenti). Non tutti, inoltre, sono scappati con Schettino, molti si sono comportati in modo assolutamente opposto rischiando la pelle per senso del dovere o perché troppo impegnati in modo “giusto”. In merito, infine, all’uso dell’EdT come strumento “giustificatorio”, non sono d’accordo con te. Capire la motivazione sottostante non significa assolvere o depotenziare qualcuno rispetto a quello che ha fatto, ma solo riflettere sulla incapacità di alcuni a sottrarsi alla forza delle propria passione e fissazione dominante. Posso, ad esempio, capire i motivi psicotipologici che spingevano la Germania nazista ad eliminare i “diversi” (faccio un esempio estremo così si capirà meglio ciò che intendo dire), ma certo questo non significa che giustifica quello che hanno fatto o le conseguenze del loro cedere troppo facilmente al proprio “demone”. Come diceva quel Socrate che hai citato “si indaga la verità per conoscere la verità, non per giustificare il mondo”…….Ciao, Antonio
Cara Carla, la tua classificazione tipologica della Thatcher mi sorprende molto perché in tutti i libri che ho letto (soprattutto quelli in lingua inglese), lei era considerata come un Uno quintessenziale (qualche divergenza di interpretazione solo sul suo sottotipo). In realtà, se ci fai caso, anche il suo continuo riferirsi ai principi, soprattutto a quelli morali, sembrano confermare la sua intransigente visione da tipo Uno. Il personaggio non mi piace nemmeno un po’ e per questo non ho mai voluto approfondire la conoscenza dei suoi tratti, tuttavia, ricordo bene che si rifiutò per lungo tempo di incontrare i leader sindacali dei minatori perchè, a suo dire, essi si comportavano in modo sconveniente mettendo in discussione la bontà delle decisioni assunte dal suo capo gabinetto. Proprio la sua intransigenza da Uno fu, in definitiva, la causa della sua caduta politica dato che si rifiutava perfino di ammettere che ci potesse essere una linea politica “giusta” diversa da quella che lei sosteneva all’interno del suo partito. interessante, comunque, questa discussione; cercherò di approfondire magari vedendo il film.
L’epoca di Augusto è una autentica miniera di personaggi molto interessanti dal punto di vista dell’EdT. Ottaviano Augusto, per primo, è un personaggio molto “moderno”. Nonostante in pubblico si atteggiasse a moralista e padre della patria in privato si abbandonava ai piaceri ed alle voluttà della carne scegliendo nelle sfilate che la stessa Livia Druslla, sua moglie. gli organizzava chi gli andasse più a genio. Il suo genio politico, la sua capacità di farsi propaganda, l’abilità nello scegliere squadre vincenti e nel comprarsi i nemici pericolosi era straordinaria. Pochi come lui nel corso della storia sono stati capaci di gestire potere e vita personale come se si trattasse di un unica rappresentazione teatrale, di una scena messa in atto per gettare fumo negli occhi di chi doveva solo applaudire. Ottaviano era un Tre e anche uno di quelli che non tralascia nulla pur di ottenere i suoi scopi, ma accanto a lui, non meno interessanti sono i vari comprimari della sua epoca. Una sfilata di personaggi le cui caratteristiche tipologiche dimostrano l’universalità e l’atemporalità dei Tipi dell’EdT. Livia Drusilla, ad esempio, è un altro personaggio che sembra uscito da un libro sui sottotipi del Due data la sua attitudine ad essere sempre il potere dietro al trono, l’elemento di compiacenza che il principe poteva sempre trovare in lei. Che ne dite?? Nessuno è interessato a dialogare su personaggi tanto affascinanti come Marco Antonio, Cleopatra, Vispanio Agrippa, Mecenate, Tiberio, Livia Drusilla, Giulia, Ottavia, eccetera eccetera…?
Cara Carla, non conosco, ovviamente, il carattere del comandante della nave e ,tuttavia, i suoi comportamenti fanno proprio venire in mente il tipo di atteggiamento che tu hai descritto. Possibile, mi chiedo, che il senso di ottimismo a tutti i costo del Sette possa essere stato, in ultima analisi, la vera causa di una simile tragedia??
Visto che i personaggi proposti non sembrano attrarre altre repliche, spiego perché Lumacorno mi sembra estremamente interessante. A prima vista sembra un Due, estremamente attento all’adulazione ed all’approccio gradevole della immagine che da, ma, in realtà è ben altro. E’ infatti uno strategico, qualcuno che si muove a seconda del proprio esclusivo vantaggio ed è molto sensibile all’aspetto economico delle cose. Crea intorno a sé una rete di conoscenze, di reciproci vantaggi, di intrecci di favori, una corte di persone che traggono vantaggio l’una dall’altra e di cui lui è il centro. Questo aspetto è veramente notevole perché non avevo mai trovato nella letteratura (tranne che in un personaggio del Circolo Pickwick), che riflettesse caratteristiche così tipiche di un sottotipo misto specifico. Anche la modalità con la quale cede il suo ricordo meglio difeso (il richiamo ad un Sacrificio che gli appare così vicino), conferma la sua natura tipologica. Brava la Rowland, veramente brava.
Perdonate la mia intromissione per certi versi fuori luogo, ma colgo l’occasione per informare Antonio e gli altri utenti del forum, che ho messo a punto un sistema per la cancellazione automatica dello spam e per il riconoscimento automatico degli IP con conseguente ban per i bot. A tale proposito, chiedo a tutti voi di segnalarmi qualsiasi eventuale commento di spam oppure di informarmi nel caso una delle vostre risposte o dei vostri commenti venga erroneamente marcato come spam: tutto ciò al fine di calibrare il software al meglio. Potete contattarmi a: info@lucapipolo.it . Grazie per la collaborazione. =)
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