fatimiade
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l’attesa del desiderio, il desiderare, da maggior piacere dell’ottenimento del desiderio stesso!
grazie a te capitano….. che hai un dono speciale, quello di riuscire a donare e trasmettere il tuo sapere con limpida chiarezza e tanta sincera generosità <3
Caro Antonio,
Concordo con quello che dici. Per quanto mi riguarda ho il “problema” opposto a quello del tuo interlocutore…..
Nella mia vita lavorativa e sentimentale sono cambiate molte cose sia nel modo di pormi che in quello di comprendere me stessa e gli altri. Fermo restando che nei momenti di stress (purtroppo frequenti nel mio lavoro) scatta il continuo lamento quattresco…. frustrazione = impotenza! La differenza fondamentale che ho riscontrato tra prima della conoscenza dell’EDT ed ora è che mi guardo, mi vedo e capisco i miei meccanismi bloccanti. Sono certa che in questo continuo percorso, ovviamwente con l’aiuto fondamentale tuo e del gruppo, raggiungerò ancora nuove consapevolezze che mi porteranno verso la via della “libertà”.
Per quanto riguarda lo studio invece ho ancora la sensazione di non essere all’altezza e di non riuscire ad esprimermi come si deve.Non avevo dubbi sul quanto il vedere in azione sulle persone tutto quello che abbiamo studiato e appreso potesse chiarire dei dubbi che avevo su alcune dinamiche di certi ennenatipi….. Mi sono emozionata due volte fino alle lacrime e, come ogni volta che condivido esperienze con il gruppo, sentivo tutti con me…. dentro di me.
Antonio, scorgere il tuo viso sorridente e soddisfatto nella totale condivisione, mi ha dato una grande carica e voglia di essere.
Sono contenta di aver condiviso questa esperienza “che resterà sempre con me” con tutti voi!!!
Grazie come sempre, per il semplice fatto di…. esserci!scusate intendevo dire a NON trasformare i sassolini in valanghe!!!!!
Il termine Insoddisfazione, a mio avviso, è assolutamente aderente allo stato in cui si sente un quattro. Una carenza dovuta all’aspirazione dell’impossibile o inarrivabile…. Però a volte la vita porta ad avere proprio quello che si desidera! Una come me non era molto preparata a questo “scacco matto”! Ho incontrato una persona di cui sono innamorata, viviamo insieme e stiamo molto bene. E’ molto interessante guardarmi in una situazione “soddisfacente”, ma poi perdermi nei “e se poi….” o “e poi quando….”. Qualche volta riesco anche a sorriderci sopra. Nella mia consapevolezza oggi riesco ad osservarmi come dal di fuori, mi riporto nel qui ed ora riuscendo a trasformare i sassolini in valanghe! Le mie paure spesso prendono il sopravvento, non è sempre facile, ma credo che la consapevolezza di sé stessi sia un buon punto di partenza e, a dirla tutta, mi sento persino…..soddisfatta!!
grazie antonio! non ce n’era bisogno
credo che ognuno di noi abbia un giudice interiore che ci impedisce di essere veramente noi stessi. da questo, a mio avviso, scaturisce il fatto che alcuni “errori” che non perdoniamo a noi stessi è ancora più difficile perdonarli agli altri. la rabbia con la quale io sono a braccetto, è un modo per esprimere un dissenso senza diritto di replica.
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